Ciao amici di Fisherlandia, benvenuti in una nuova pagina del nostro Blog!


Oggi parliamo di una montatura davvero facilissima ma che può regalare belle soddisfazioni nella ricerca di un pesce tra i più ambiti, ovvero la spigola. Vedremo come insidiarla innescando un verme coreano intero, in acque ferme e fredde, e come preparare la nostra lenza con pochi semplici passaggi.

Una pesca per l'inverno

Le acque fredde dell’inverno cambiano molto il comportamento dei pesci, e un cambiamento evidente è la minore presenza del pesce foraggio. Possiamo sfruttare questa situazione a nostro vantaggio per usare esche che solitamente verrebbero subito attaccate e consumate dalla minutaglia prima ancora che possano raggiungere il fondo, ed il coreano, un verme dalla grande appetibilità per tutti i pesci, ne è un tipico esempio. Ma una volta entrato correttamente in pesca, un coreano intero con la sua grande vitalità sarà un boccone molto gradito dalla spigola.

Effettueremo questa pesca soprattutto in porto e in foce, prevalentemente durante le ore notturne. Nel caso delle foci dei fiumi inoltre, abbiamo la possibilità di risalire anche verso l’interno e pescare prima della zona in cui l’acqua dolce si mescola a quella salata. Un’altra condizione favorevole è la bassa pressione, con la previsione con largo anticipo di una perturbazione o di una pioggia.

Che attrezzatura ci serve?

Visto che possiamo trovarci di fronte a spigole anche di grosse dimensioni, per questa tecnica c’è bisogno di una canna sicuramente molto potente, ma non per forza rigida. Un fattore importante nella scelta è il tipo di ambiente in cui peschiamo, ed in particolare l’eventuale presenza di ostacoli come le cime degli ormeggi nei porti che rappresentano un grande pericolo durante il combattimento, e allora lì sarà importante avere una canna potente che ci permetta di fermare il pesce ed impedirgli di infilarsi tra questi ostacoli. Quindi bolognesi strong di 5, 6 o 7 m, a cui abbineremo mulinelli di taglia 3000 o 4000 imbobinati con fili intorno allo 0.20-0.22 mm.

I consigli di Flavio

Rispetto alla Bolognese classica questa è una pesca un po’ più “maleducata”, in cui spesso dobbiamo fronteggiare pesci anche importanti in mezzo agli ormeggi o agli scogli delle foci e abbiamo bisogno davvero di tirare la preda verso di noi. Per cui in generale è bene cercare di rimanere leggeri, ma non dobbiamo scendere troppo con i diametri e con le grammature. Un esempio di canna molto adatta allo scopo è la Fly Incredibile, una canna parabolica ma di assoluta potenza.

Una montatura semplicissima

Realizzare la montatura per insidiare la spigola con il coreano è davvero facilissimo. Tutto quello che ci servirà sarà un galleggiante italiano di portata tra i 3 e i 6 g (oppure in alternativa un galleggiante inglese) dotato di porta starlight, del filo di piombo per tarare il galleggiante, un amo gambo corto robusto e a becco d’aquila del numero 4, 6 o 8, ed una micro-girella senza moschettone molto piccola ma altrettanto tenace.

I pochi elementi che ci servono

Partiamo dalla lenza madre proveniente dal mulinello, inseriamola nel galleggiante scelto e proseguiamo al di sotto di esso direttamente fino alla micro-girella che andremo a legare. Infine collegheremo ad essa un terminale in nylon o fluorocarbon lungo 1-1.5 m, di diametro tra 0.18 e 0.22 mm.

Lo schema per la montatura per la spigola con il coreano

Questione di tempo

Uno dei trucchi di questa pesca è quello di far affondare l’esca il più lentamente possibile, attraversando tutta la colonna d’acqua fino a raggiungere il fondo e appoggiarsi su di esso. Durante la discesa il coreano si muoverà in modo frenetico risultando molto attraente, ed è ovvio che più tempo impiegherà per scendere, più tempo avrà a disposizione per essere visto dai pesci anche a distanza. Questo è uno dei motivi per i quali la montatura non prevede l’uso di piombature sulla lenza.

Se però la situazione in cui ci troviamo è davvero proibitiva, ad esempio quando dobbiamo pescare su una profondità troppo importante, potremmo piombare la montatura mettendo un piccolo pallino o una piccola torpilla sulla nostra lenza appena sopra la girella, in modo che la montatura possa scendere più in fretta ed entrare prima in pesca.

I consigli di Flavio

Sebbene in alcune circostanze limite sia impossibile stare bene in pesca senza piombare, in generale farlo è sicuramente un peccato perché ci fa perdere la visibilità e la naturalezza della discesa lenta di cui abbiamo parlato prima. Quindi fin quando è fattibile cerchiamo sempre di pescare senza piombature aggiuntive sulla lenza, e usiamo pallini e torpille solo quando non possiamo proprio farne a meno.

Occhio al galleggiante

Visto che come detto l’affondamento sarà molto lento, la nostra lenza impiegherà tanto a stendersi ed assumere il suo assetto, e durante questo intervallo di tempo il galleggiante potrebbe stare in posizione troppo obliqua e non essere sensibile alle mangiate del pesce. Per ovviare a questo problema possiamo realizzare una piccola spirale di filo di piombo sulla parte finale della deriva del galleggiante, così che questo una volta in acqua si metta immediatamente in verticale e sia pronto fin da subito a segnalare qualsiasi tocco ricevuto dalla lenza.

I consigli di Flavio

La spigola a volte mangia davvero “male”, in modo molto diffidente e sospettoso. Quindi dobbiamo anche stare attenti nel notare eventuali tocchi lievi sul galleggiante che potrebbero significare che il pesce non ha apprezzato l’esca e così non ha dato un morso convinto. Accorgerci di questo ci darà la possibilità di rimediare cambiando qualcosa, come ad esempio i diametri, l’innesco ecc.

Sarà importantissima anche la taratura del fondo, che faremo impostando una lunghezza della lenza maggiore anche di 50 cm circa rispetto alla profondità che abbiamo davanti. Una volta poi che il coreano si sarà depositato sul fondo, possiamo lasciarlo in pesca fino anche a 20 minuti se non è stato attaccato ed è ancora intatto.

Il protagonista è il coreano

Così come la montatura, anche l’innesco del coreano sarà davvero semplicissimo. Il nostro obiettivo sarà quello di lasciare una grande mobilità al verme, così che possa saltellare e contorcersi vigorosamente esprimendo tutta la sua attrattività durante la lenta discesa verso il fondo.

I consigli di Flavio

Per accentuare la vitalità del coreano possiamo farlo riscaldare un po’ togliendolo dal frigo diverse ore prima di andare a pesca, a volte anche 8 ore prima se non addirittura il giorno precedente.

L’innesco sarà fatto forando il verme circa mezzo centimetro sotto la sua testa, con la punta dell’amo ben esposta e lasciando quindi l’intero verme appeso, che così sarà completamente libero di muoversi.

Schema dell'innesco del coreano per questa montatura

Possiamo usare efficacemente sia il coreano verde che il coreano rosso, con quest’ultimo che solitamente risulta essere più morbido e succoso rispetto al verde. Sono da escludere altri tipi di vermi meno mobili in acqua come l’americano o il bibi.

Coreano verde

Coreano rosso

La parte dispendiosa di questa tecnica in realtà è proprio l’esca, infatti indicativamente per una pescata di 2-3 ore potrebbero servire fino a 5 scatole di coreano. Questo è dovuto soprattutto alla poca selettività di questo tipo di verme, e significherà avere frequenti abboccate di sparli, scorfani, e minutaglia varia (che seppur in maniera limitata grazie al freddo e alle ore notturne, è comunque presente). Ma oltre alla minutaglia, in questa pesca possono venirci a trovare anche grossi saraghi, orate e qualche altra gradita sorpresa.

Prodotto aggiunto alla lista dei desideri