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Ciao amici di Fisherlandia, benvenuti in una nuova pagina del nostro Blog!
In questa recensione scopriremo tutti i particolari di una nuova canna da Surfcasting di casa Tubertini, la Axyra 2. Una canna che aggiorna il fortunato modello precedente e che fa ancora dell’ottimo rapporto qualità-prezzo una delle sue armi vincenti. Vediamo insieme com'è migliorata e in cosa si distingue.
L’evoluzione di una serie apprezzatissima
Fin dai suoi esordi, la Axyra di Tubertini è stata una canna best seller nel mondo degli attrezzi dedicati in modo specifico al Surfcasting. Disponibile sia in versione tre pezzi ad innesti che nella versione telescopica, è stata proprio quest’ultima variante a riscuotere il maggiore successo tra i pescatori italiani, facendo registrare numeri notevoli. Oggi questa canna ritorna con un nuovo modello, affinato ed evoluto a 360 gradi: dall’azione ai diametri del fusto, fino all’allestimento.
La Axyra 2 riprende la misura e i casting weights della sua progenitrice. Anche in questo caso quindi sono due i modelli realizzati, entrambi aventi una lunghezza di 4.20 m e con grammature rispettivamente di 130 g e 160 g. Due grammature che possiamo definire “centrali”, grazie alle quali è possibile coprire molte delle esigenze più frequenti del Surfcasting sulle nostre coste.
Analizziamola nei dettagli
È il momento di guardare da vicino questa nuova Tubertini Axyra 2, per capire in che modo si differenzia dal modello precedente e che miglioramenti introduce.
La nuova Tubertini Axyra 2 al completo
Cominciamo dalla custodia, molto basilare e realizzata in tessuto sintetico con chiusura a velcro, su cui sono stampati tutti i loghi e le informazioni su questo prodotto. In dotazione viene anche fornito un pratico parapunta.
La custodia a tasca
Il parapunta aperto, che abbraccia gli anelli
Un'estetica molto sportiva nei colori e nel look
L’estetica della canna è basata sui colori dell’arancio e del grigio-nero, sicuramente molto moderna e curata come Tubertini ci ha ormai abituati a vedere in tutti i suoi nuovi modelli, dai top di gamma a quelli più economici. Alla base della canna c’è un tappo a vite di forma rotonda e bombata, ricoperto da un rivestimento in gomma antiscivolo che permette di avere un’ottima tenuta della canna quando ad esempio la si appoggia su un tripode o su una superficie sconnessa, oltre che ad essere comodo in combattimento. Subito sopra il tappo troviamo un’impugnatura in EVA molto sottile e di qualità, che termina con una legatura.
Il tappo di fondo, in gomma antiscivolo
EVA per un'impugnatura ben salda
Proseguendo su lungo il fusto si arriva alla placca, che pur non essendo Fuji è comunque di ottima qualità, caratterizzata da chiusura a vite molto precisa. Oltre la placca abbiamo il nome Axyra 2 corredato dal logo che indica che si tratta del modello telescopico, e più in alto, vicino alla legatura che rifinisce l’estremità dell'elemento, tutte le caratteristiche tecniche come lunghezza, grammatura, ecc.
La placca, ergonomica e molto affidabile
Il logo Axyra 2
Sono altri quattro gli elementi che compongono questa canna, ognuno dotato di un anello Sea Guide doppio ponte montato su di una verniciatura glow, utile per la pesca notturna. Le rilegature degli anelli sono tutte di buona fattura e realizzate con precisione. Il cimino di questa Axyra 2 è in carbonio solid, molto corto ma altrettanto sensibile, verniciato di bianco in prossimità del puntale per una migliore visibilità.
Gli anelli Sea Guide, su verniciatura fluorescente
Il cimino, con vernice bianca
Il cimino in piega
Un’azione diversa
Partiamo da una delle caratteristiche più evidenti e importanti che distinguono la Axyra 2 dalla Axyra precedente: il fusto. La Tubertini, infatti, per questa nuova versione ha deciso di cambiare abbastanza radicalmente parte della struttura della canna, che ora oltre ad essere visibilmente più sottile (cosa molto richiesta sul mercato ultimamente) è anche contraddistinta da una certa nervosità che conferisce un’azione molto più rapida e reattiva.
Un’azione così nettamente più rapida influisce in modo notevole sul lancio, sia per il caricamento del fusto che per il rilascio durante lo stacco, e permette gittate molto superiori se sfruttata nella maniera corretta. Da questo punto di vista quindi la nuova Axyra 2 è ben diversa dalla canna che l’ha preceduta, che invece era caratterizzata da un’azione più moderata e quindi più semplice da gestire nel lancio anche senza avere molta familiarità con essa.
Un dettaglio del carbonio radiale di questa Tubertini Axyra 2
I consigli di Flavio
Un attrezzo avente questa azione può non essere immediato da “capire” per i neofiti del Surfcasting o in generale per chi ha poca pratica con fusti simili, ma ha delle potenzialità di lancio decisamente maggiori. Appena si acquisirà una buona confidenza con la canna, infatti, i risultati saranno senza dubbio molto soddisfacenti. È utile in quest’ottica provare qualche lancio senza montature ne ami, ma solo con il piombo, anche semplicemente su un prato o uno spazio aperto (che sia in totale sicurezza).
Come farla rendere al meglio?
Abbiamo visto le caratteristiche di questa nuova Axyra 2, una canna che si rinnova non solo dal punto di vista estetico ma anche da quello tecnico, compiendo un deciso step in avanti in fatto di prestazioni.
I campi di utilizzo di questo modello sono davvero molteplici, e permettono di affrontare un Surfcasting a 360 gradi: questo grazie al fatto che Tubertini ha proposto due grammature tra le più utilizzate, e al tempo stesso anche per merito delle peculiarità della canna. La 160 g ha un range più ampio di quanto si potrebbe pensare, visto che con essa si è in grado di spaziare dai 60 g ai 130 g come grammature di lancio ideali. La 130 g invece, pur essendo molto simile alla sorella maggiore, mostra essere forse anche più consistente di quest’ultima, con casting weights ottimali dai 50 g fino anche ai 120 g.
I consigli di Flavio
In generale bisogna considerare che le canne telescopiche, per il tipo di costruzione, hanno di per sé dei limiti rispetto alle controparti in più pezzi ad innesti per quanto concerne azione e lancio.
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